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Un report dell’European Environment Agency (EEA) ha sottolineato la grande problematica dell’ inquinamento atmosferico evidenziando ancora una volta il grave rischio ambientale alla quale è sottoposta la salute di tutti i cittadini europei.
Ben 96 cittadini su 100 sono esposti a concentrazioni di particolato fine che superano il limite soglia previsto per un buono stato di salute umana.
Impatti dell’inquinamento atmosferico sulla salute
L’atmosfera è esposta ormai da diverso tempo a una grande quantità di inquinanti,
i più comuni dei quali il PM 2.5 e il PM 10, accompagnati dall’ozono.
Tutti questi inquinanti atmosferici sono in grado di provocare malattie cardiovascolari e respiratorie,
influenzando in maniera negativa lo stato fisico di noi umani, riducendo la qualità della vita e causando decessi che potrebbero essere evitati.
Malattie come l’asma, la bronchite cronica, infarti e ictus sono direttamente legate all’esposizione prolungata a questi inquinanti!
Stato degli inquinanti atmosferici in Europa
Secondo l’ultimo briefing dell’EEA, pubblicato il 6 giugno scorso,
nel 2022 e nel 2023 gran parte della popolazione urbana europea è stata esposta a livelli di inquinanti atmosferici che superano gli standard di qualità dell’aria dell’UE e i livelli indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Ad oggi, grazie ad alcuni accorgimenti effettuati dai Paesi europei, la qualità dell’aria è andata incontro ad un miglioramento,
sebbene ancora del tutto insufficiente per il raggiungimento di una buona qualità dell’aria.
Gli standard europei, infatti, non risultano ancora rispettati in tutto il continente e, considerando solo le aree più urbanizzate,
il 96% di queste sono esposte ad una concentrazione di PM 2.5 che, ad oggi, non risulta sicura.
Confronto con gli standard dell’OMS e dell’UE
Uno dei tanti problemi a monte di questo inquinamento impossibile da superare, risiede nei diversi standard di qualità dell’aria dell’UE e dell’ Ordine Mondiale della Sanità (OMS).
È stato infatti dimostrato come gli standard di qualità indicati dall’UE siano molto meno rigidi rispetto a quelli indicati dall’Ordine Mondiale della Sanità.
È proprio questo il motivo per il quale molte aree urbane in Europa non rispettano le limitazioni raccomandate dall’OMS.
Superamenti dei limiti di qualità dell’aria
Tra i Paesi europei più inclini a non seguire i limiti proposti dall’OMS troviamo ai primi posti l’Italia e la Polonia; due Paesi che solo nel 2022 hanno raggiunto valori giornalieri di PM10 molto al di sopra dei limiti massimi possibili.
In Italia, infatti, sono ben 7 le zone che hanno raggiunto e superato i valori limite imposti dall’OMS.
Si tratta in particolare di aree urbane dove la concentrazione di industrie è elevata e l’inquinamento atmosferico che ne consegue ha provocato il decesso prematuro di quasi 50.000 persone!
Obiettivi del Green Deal Europeo
Dunque, la qualità dell’aria in Europa rappresenta tuttora una sfida significativa e l’inquinamento atmosferico continua ad essere uno dei principali rischi per la salute pubblica causando, appunto, malattie e decessi prematuri.
Sono necessari ulteriori sforzi, più concreti, per migliorare gli standard di qualità dell’aria e ridurre le emissioni inquinanti.
Di questo, sembrerebbe che la Commissione europea se ne stia occupando attraverso il piano d’azione per l’inquinamento, il Green Deal Europeo (EGD), che ha fissato degli obiettivi più che ambiziosi, quali:
- Ridurre i decessi prematuri causati dal particolato fine entro il 2030;
- Eliminare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute entro il 2050.
Dunque, è essenziale che le politiche europee continuino a evolversi, mirando a riduzioni più incisive delle emissioni inquinanti e implementando misure più rigide per proteggere la salute dei cittadini.
Inoltre, la collaborazione tra i Paesi membri e l’adozione di tecnologie innovative che diverse realtà stanno sviluppando e proponendo, potranno essere elementi di fondamentale importanza per il raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati.
È solo attraverso un impegno congiunto e continuo che l’Europa potrà sperare di superare le sfide attuali e assicurare un ambiente più salubre per tutti noi, EcoWarriors!