L’idea di viaggiare sostenibile è un concetto che negli anni sta prendendo sempre più piede nella nostra cultura italiana.
Molte più persone pongono maggiore attenzione al loro modo di viaggiare favorendo una modalità più responsabile sia per sé stessi sia per l’ambiente.
Questo cambiamento ha portato persino l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) a sviluppare una definizione ben precisa del concetto di turismo sostenibile,
che si basa dunque sull’idea di soddisfare i bisogni dei viaggiatori e delle comunità ospitanti tenendo conto degli impatti economici, sociali e ambientali.
All’inizio del mio studio per una vita più “ecologica”, pensare a come poter viaggiare sostenibile non mi era molto facile:
- Quali attività si potrebbero mai modificare in viaggio?
- Soprattutto, quali sarebbero quelle attività tanto tremende per l’ambiente che svolgo ogni volta che vado a fare qualche vacanza, piccola o lunga che sia, in giro per il mondo?
- Ci saranno mai veramente delle azioni da poter modificare per girare il mondo divertendosi senza danneggiare continuamente l’ambiente intero?
Ebbene si miei cari EcoWarriors,
studiando in maniera un poco più approfondita il mondo dei viaggi vi posso confermare che si: cambiamenti da fare ce ne sono e i modi per farli sono tanti e più che semplici.
Analizziamoli nel dettaglio.
1. Aereo o macchina? … Meglio treno
Nel 2024 abbiamo fin troppe scelte sui mezzi di trasporto da utilizzare per andare in giro per il nostro paese e il mondo.
Ma quante di queste scelte sono veramente in linea con l’idea di viaggiare sostenibile?
L’aereo è sicuramente il mezzo di trasporto più veloce:
un modo di viaggiare sostenibile che potrebbe durare giorni perché fatto in macchina o in treno, dura solo alcune ore in aereo.
Ma purtroppo non risulta solo il mezzo più veloce, ma anche il più inquinante in assoluto!
Se la nostra intenzione è quella di girare il nostro paese o allontanarci di pochi stati dal nostro,
possiamo sicuramente fare affidamento ad un mezzo di trasporto VERAMENTE sostenibile: il treno.
Questo infatti è un’ottima alternativa al volo,
soprattutto se abbiamo intenzione di viaggiare sostenibile in paesi europei dove il sistema ferroviario è più che ottimo e funzionante!
Capisco comunque che ci sono situazioni in cui l’aereo risulta essere l’unica scelta possibile:
per andare dall’altra parte del mondo sicuramente non potremmo prendere millemila treni,
quindi sicuramente dovremmo ripiegare sugli aerei.
Ma anche qui, alcune precauzioni possiamo comunque prenderle.
Possiamo pensare, ad esempio, di prenotare dei voli diretti in modo tale da poter ridurre al minimo possibile il nostro impatto ambientale,
in quanto decollo e atterraggio sono le fasi in cui l’aereo tende a consumare più carburante in assoluto.
E quindi noi… non facciamoli atterrare!
Almeno non quando non è necessario.
È utile anche cercare di ridurre al minimo il bagaglio: ogni chilo in più aumenta il consumo di carburante.
Per non parlare della scelta della compagnia:
non ci si pensa mai, ma ci sono compagnie aeree che provocano maggiori emissioni rispetto ad altre.
Quindi è sicuramente importante fare una ricerca, anche minima, delle compagnie aeree a disposizione per quella precisa destinazione di interesse.
Infine, impariamo a viaggiare sostenibile “a passo di lumaca”,
visitando quindi uno o due luoghi per un periodo lungo, prendendoci tutto il tempo necessario per viaggiare e rilassarci in un posto completamente nuovo.
Procedendo a velocità minime non solo prenderemo meno voli aerei,
inquinando quindi di meno,
ma impareremo anche a visitare delle città in maniera più approfondita,
godendoci non solo i posti,
ma anche la gente, le abitudini e l’atmosfera così tanto diversa e distante da quella di casa nostra.
Vuoi conoscere modi sempre nuovi per vivere una vita sostenibile? Passa a trovarmi e parleremo insieme di nuove e rivoluzionarie abitudini da prendere nel nostro quotidiano.
2. Perché ad agosto? E se partissimo a maggio?!
Siamo sempre stati abituati a staccare dalla routine durante i periodi di maggior agitazione:
a volte a inizio luglio, spesso a fine luglio, ma soprattutto ad agosto.
Ma ci siamo mai chiesti quanto e se questa decisione influisce sulla salute dell’ambiente?
Ma poi: quanto ci godiamo questi viaggi obbligati durante la settimana di ferragosto?
Per nulla. Giusto?
Il cosiddetto “turismo di massa” a cui ogni santo anno concediamo di portarci via almeno metà di un mese intero,
non è altro che uno dei peggiori nemici dell’ambiente e delle comunità locali.
In questo periodo dell’anno,
in tutte le aree turistiche,
il traffico aumenta,
favorendo quindi anche l’inquinamento atmosferico,
gli habitat naturali perdono tutto il loro fascino
e noi non ci godiamo nemmeno una mezz’ora di queste settimane di fuoco.
Come risolvere quindi questo disastro?
Possiamo decidere di staccare dalla routine quotidiana durante periodi di bassa stagione oppure,
se proprio non è possibile cambiare il periodo,
possiamo scegliere delle mete meno battute: città più piccole e borghi, ad esempio.
La scelta di viaggiare sostenibile, e quindi in periodi di bassa stagione, è la scelta migliore che tutti noi potremmo fare:
c’è in giro un numero così basso di turisti da permettere una gestione più sostenibile del territorio,
in fatto sia di inquinamento sia di sprechi.
È inoltre una scelta che va a favore di tutte le mete turistiche
(nessuna esclusa)
in quanto dà modo ai vari luoghi turistici di poter spalmare i visitatori su più stagioni,
e quindi guadagnare in maniera continuativa per più mesi di seguito.
Ma attenzione perché, oltre alla stagione nello specifico, dobbiamo stare attenti anche alla durata dei nostri viaggi.
Ad esempio, decidere di fare un weekend fuori con i propri compagni, per quanto veramente molto romantico, non è sicuramente sostenibile!
Fare tanti viaggi brevi, infatti, aumenta in maniera esponenziale l’impronta di anidride carbonica in atmosfera a causa dei tanti spostamenti che dovremmo fare.
Con questo non sto dicendo di non fare una bella vacanza romantica, anzi, sono una super fan del romanticismo, delle valigie e dei viaggi in giro per il mondo.
Quindi fateli.. eccome!
Ma fateli di lunga durata:
inquinerete di meno e, in più, esplorerete più nel dettaglio i diversi posti, godendovi le giornate e le esperienze a 360 gradi.
Non male no?
3. C’è alloggio e Alloggio
Una volta scelta la meta per la prossima vacanza in un periodo di bassa stagione, il passo successivo riguarderà la scelta dell’alloggio.
Oramai ci sono tante opzioni che considerano le necessità di più persone con bisogni e richieste differenti tra loro:
alloggi che accettano animali, appartamenti con cucina inclusa, colazione alla carta o colazione a buffet.
Insomma, le possibilità sono veramente infinite.
E per quanto riguarda la necessità di una vacanza più sostenibile?
Noi umani sostenibilmente sensibili abbiamo la possibilità di andare in vacanza e sentirci in pace con noi stessi per le scelte fatte prima della partenza?
Ebbene si!
Anche noi abbiamo la possibilità di viverci a pieno una settimana di pausa dalla routine senza dover rinunciare alla nostra “missione ecologica”.
Esistono ormai da tempo diverse strutture che adottano varie pratiche ecosostenibili che vanno dalla produzione di energia da fonti rinnovabili a, persino, la bioarchitettura.
Quando cerchiamo delle strutture sostenibili, quindi, dobbiamo prestare attenzione a vari fattori, come ad esempio:
- La fornitura di energia proviene da fonti rinnovabili?
- Come vengono gestiti acqua, rifiuti e prodotti alimentari?
- I prodotti forniti dalla struttura di che materiali sono fatti?
Le varie strutture per le vacanze hanno infatti diverse possibilità di operare in maniera sostenibile e, allo stesso tempo, ricreare un’atmosfera accogliente per gli ospiti.
Alcune di queste strutture sono fornite di energie rinnovabili per la fornitura di elettricità o, in alcuni casi, possono persino produrre loro stesse elettricità attraverso pannelli solari.
Sarebbe meglio, inoltre, se fossero dotate anche di un sistema di risparmio di acqua sommato ad un sistema attraverso il quale nessuna acqua di scarico inquinata viene rilasciata in natura.
Sicuramente di fondamentale e ovvia importanza è anche la gestione dei rifiuti.
Un alloggio,
per essere sostenibile,
sicuramente dovrà essere capace di svolgere una raccolta differenziata molto attenta e dettagliata
tanto da dare la possibilità agli ospiti di separare i rifiuti direttamente dalle proprie camere.
C’è da stare attenti anche alla ristorazione!
Le strutture sostenibili dovrebbero, infatti, proporre solo prodotti regionali e stagionali biologici,
sostenendo così i vari commercianti locali ed evitando un consumo eccessivo e inutile di trasporti inquinanti.
Infine, questa tipologia di alloggi dovrebbe offrire prodotti di pulizia ecologici e biodegradabili,
oltre ad avere dei buoni collegamenti con i trasporti pubblici,
evitando quindi ai clienti di dover utilizzare la macchina per ogni spostamento.
Ma tutte queste informazioni così tanto dettagliate ed importanti dove possiamo ottenerle?
Alcune strutture hanno tutte le informazioni che ci interessano sul loro sito ufficiale.
Ma sicuramente,
anche se non ritroviamo le informazioni dettagliate online,
queste strutture devono specificare di possedere delle certificazioni relative alla sostenibilità ambientale, tra le quali ritroviamo:
- Green Globe: una certificazione valida a livello internazionale che valuta la sostenibilità ambientale, economica, sociale e culturale;
- Green Key: anch’essa valida a livello internazionale che valuta la sostenibilità ambientale;
- Travelife: sempre valida a livello internazionale che valuta sostenibilità ambientale, economica, sociale e culturale;
- Marchio europeo Ecolabel: valido a livello europeo che valuta la sostenibilità ambientale.
4. Evitiamo gli sprechi quando possibile
Durante i soggiorni fuori casa tendiamo sempre a non far caso ai consumi degli alloggi.
Tendiamo quindi a lasciare luci accese, fare delle docce più lunghe del dovuto e, se in hotel, pretendiamo il cambio biancheria ogni mattina.
Tutti questi atteggiamenti, però, vanno completamente in contrasto con il modo di vivere sostenibile!
È utile invece comprendere come portare con sé contenitori riutilizzabili per il cibo e delle posate in acciaio inossidabile possa contribuire a ridurre gli sprechi.
Come è fondamentale cercare di usare meno energia elettrica possibile ed evitare di chiedere il lavaggio degli asciugamani e della stanza ogni giorno.
Sono tutte richieste di cui possiamo fare tranquillamente a meno e che ci aiutano a ridurre in modo sostanziale l’impatto ambientale del nostro viaggio.
5. Una rilassante passeggiata o un’atletica giornata in bicicletta
Potrebbe sembrare molto più comodo prendere un auto, un taxi o qualche mezzo pubblico per visitare una città,
ma quanti piccoli dettagli potremmo perderci in questo modo?
L’ambiente intorno a noi, gli odori, i suoni, le persone, sono parte essenziale del nostro viaggiare sostenibile.
Sono i piccoli sprazzi di vita quotidiana in una nuova città che ci danno la possibilità di vivere davvero un luogo,
e di farlo poi in maniera sostenibile.
La prossima volta che decidiamo di andare in vacanza, facciamo questa prova:
giriamo una città a piedi, prendendo qualche mezzo pubblico se le distanze sono notevoli,
o affittiamo una comoda bicicletta…
e vediamo l’effetto che ci fa guardare le cose da una nuova angolazione!
Se comunque non riusciamo proprio a fare a meno dell’auto,
optiamo allora per il car sharing e non per il noleggio.
In alcuni luoghi sono già presenti diversi servizi che propongono auto elettriche,
dandoci così la possibilità di pagare di meno a consumo per km e di poterla utilizzare per l’intero periodo della nostra vacanza.
6. Entriamo in contatto con la natura in punta di piedi
Siamo in molti ad amare e ricercare diverse esperienze immersi nella natura.
Ed è una scelta sicuramente meravigliosa.
Ma per quanto amanti della natura, dobbiamo ancora imparare a sperimentarla in maniera responsabile.
Quando andiamo in montagna, ad esempio, evitiamo di lasciare i sentieri e di calpestare l’erba intorno.
Inoltre, per quanto sia carino, tenero o veramente molto intrigante quel bellissimo animale selvatico che abbiamo intravisto camminando in silenzio nel bosco,
evitiamo comunque di avvicinarlo, nutrirlo e, in generale, importunarlo.
Non ci pensiamo mai abbastanza,
ma sono animali selvatici abituati a vivere in nostra assenza e,
il più delle volte,
non hanno la più pallida idea di quali siano le intenzioni dei nostri gesti per loro del tutto incomprensibili.
È normale essere attratti da queste meraviglie selvatiche,
e so che cosa significa avere quella voglia di avvicinarsi e instaurarci un contatto,
ma sarebbe un contatto puramente umano e non a favore dell’animale.
È ciò che succede, ad esempio, a chi fa snorkeling durante l’estate:
vede per la prima volta una colorata stella marina e inizia a toccarla, prenderla in mano ed esporla all’aria,
non sapendo però che quei “soli 5 minuti” fuori dall’acqua significano morte certa per lei!
Quindi guardiamo, studiamo con attenzione, notiamo tutti i movimenti se siamo interessati,
ma in lontananza.
Portando rispetto degli spazi e della vita altrui.
7. Canederli in Trentino e babà in Campania
Molti di noi sono interessati soprattutto all’enogastronomia:
girano diversi luoghi alla ricerca di cibi e prodotti locali, evitando invece le grandi catene nazionali o internazionali.
Questa scelta non va a favore solo di noi viaggiatori che, così facendo, siamo sempre alla scoperta di nuovi sapori e odori, ma anche (e soprattutto) a favore dell’ambiente.
Mangiare prodotti locali significa mangiare a km zero, e mangiare a km zero significa mettere un freno all’inquinamento ambientale.
Sono diversi, quindi, i motivi per cui dovremmo preferire prodotti a km zero durante i nostri viaggi (e non solo):
- Possiamo sostenere le imprese locali rafforzando l’economia del luogo che stiamo visitando;
- Riduciamo le emissioni inquinanti legate ai trasporti della merce prodotta in altri luoghi e agli imballaggi;
- Ci diamo la possibilità di scoprire e meravigliarci di tutto ciò che un territorio può offrirci, facendo così un’esperienza di viaggio non solo sostenibile ma anche personale e del tutto completa.
Fare esperienza ecosostenibile
Viaggiare sostenibile non significa solo ridurre l’impatto ambientale e l’inquinamento,
ma può diventare una buona scusa per poter vivere l’esperienza in maniera completa rispettando le comunità locali e tutto l’ambiente circostante.
Sono questi pochi, piccoli e consapevoli gesti a fare la differenza e a rendere un nostro viaggio gratificante sia per noi stessi sia per il pianeta intero.
Al prossimo meraviglioso e sostenibile viaggio insieme,
fantastici EcoWarriors!
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